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CAMPOAPERTO: lavoro e agricoltura biologica nel carcere di Secondigliano

Una campagna di
coop l'uomo e il legno

Contatti

Una campagna di
coop l'uomo e il legno

CAMPOAPERTO: lavoro e agricoltura biologica nel carcere di Secondigliano

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.761,00
  • Sostenitori 31
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
coop l'uomo e il legno

Contatti

Il Progetto

La cooperativa sociale l'Uomo e il Legno e' da oltre vent’anni impegnata nel reinserimento sociale di persone svantaggiate attraverso il lavoro. Tale impegno viene realizzato soprattutto nel territorio dei quartieri a nord di Napoli, un’area difficile, caratterizzata dalla massiccia presenza di numerose forme di disagio e marginalità sociale. In quest’area, e precisamente nel quartiere di Secondigliano, è presente anche un carcere e la Cooperativa ha maturato negli anni un importante know how sia nell’attivazione di percorsi di reinserimento sociale di ex detenuti, sia nel lavoro all’interno dell’istituto di pena. In particolare, sono stati realizzati laboratori e iniziative in favore dei detenuti, con l’obiettivo di sostenere la ristrutturazione del progetto di vita delle persone private della libertà personale, prima che siano chiamate a rimettersi in gioco una volta scontata la pena. Con la presente proposta, tuttavia, si è deciso di fare qualcosa in più e di provare a dare una risposta concreta al bisogno di lavoro salariato espresso dai detenuti, in considerazione del fatto che il sistema penitenziario, caratterizzato da sovraffollamento, incremento dei suicidi e degli atti di autolesionismo, non sempre riesce a garantire ai detenuti un autentico percorso di riabilitazione. La proposta progettuale, inoltre, intende anche sensibilizzare la comunità locale sui temi della detenzione anche per prepararla ad accogliere tutti coloro che, in uscita, hanno bisogno di accoglienza e sostegno per potersi reinserire.

Garantire ai detenuti un impegno stabile e quotidiano, inoltre, è fondamentale per valorizzarne le competenze e le energie in vista del successivo reinserimento nel tessuto sociale, oltre che per diminuire l’impatto sociale ed emotivo della restrizione della libertà. Questo secondo obiettivo, infine, è ancora più significativo nel caso che i detenuti siano ergastolani per i quali sarà possibile, attraverso il lavoro, produrre un beneficio per il mondo  esterno e trarne vantaggio in termini di autostima e di riflessione sul proprio  vissuto.

L’idea progettuale coniuga queste esigenze sociali con una delle nuove attività in corso di implementazione nella Cooperativa che, da circa un anno, è anche azienda agricola, con un impegno che va verso la riscoperta del mondo agricolo e della consapevolezza dei consumi .

All’interno del carcere insiste, infatti, un tenimento agricolo di circa due ettari che, grazie ad un contratto di comodato d’uso stipulato con l’Amministrazione Carceraria, sarà messo in produzione grazie proprio al lavoro dei detenuti, sostenuti dal tutoraggio e dall’accompagnamento da parte degli operatori della cooperativa.

La produzione di ortaggi freschi in maniera biologica e la successiva distribuzione e commercializzazione nei gruppi di acquisto solidali, oltre nei canali commerciali tradizionali, potranno infine garantire la futura sostenibilità del progetto, anche in termini di incremento dell’occupazione per i detenuti.

Patrocini e collaborazioni già attivate per il progetto

Il progetto potrà essere realizzato in primo luogo grazie alla collaborazione del Ministero di Grazia e Giustizia e della Direzione del Carcere, che ha sottoscritto il contratto di comodato d’uso per la gestione del tenimento agricolo. Dal punto di vista tecnico scientifico, con particolare riferimento a tutti gli aspetti relativi alla piantumazione e alla coltivazione, il progetto si giova del patrocinio e della supervisione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e della consulenza degli agronomi della Regione. Determinante è stato anche il contributo volontario e la dedizione dell'agronomo Domenico Rusciano e della sua azienda http://www.aziendaagricolarusciano.com/

La cooperativa, inoltre, è presente sul territorio da oltre vent’anni ed ha consolidato nel tempo  significative relazioni con diversi attori, istituzionali e del privato sociale, che a vario titolo concorrono alla strutturazione del complessivo sistema di protezione sociale territoriale. In particolare, la Cooperativa LB, specializzata nella commercializzazione di prodotti agro-alimentari biologici e a km0, garantirà il proprio supporto per la commercializzazione dei prodotti orticoli del tenimento all’interno dei suoi canali commerciali e dei gruppi di acquisto. Supporteranno il progetto anche l’Associazione Libera, di cui la Coop proponente è socia, La FederConsumatori e la cooperativa sociale la Roccia che collaborerà nella realizzazione dei gadget “ricompensa” grazie anche alla manodopera di persone svantaggiate.

Commenti (7)

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  • avatar
    Edoardo Con l'augurio che la terra generi il profumo fresco della libertà e che chi la coltiva possa ascoltarla nascere in cuore.
    • avatar
      Società Cooperativa Sociale L'Uomo e il Legno @conciflore grazie!!!!!!
      • avatar
        Concetta auguri!
        • AB
          Alessandro Il reinserimento sociale è una tappa fondamentale per migliorare e per migliorarci. Con grande affetto sostengo anch'io questo importante progetto.
          • avatar
            Tarcisio Per vivere non è sufficiente l'alimentazione e l'alloggio. E' indispensabile un lavoro che consenta alla persona di utilizzale le proprie capacità e di rendersi utile anche agli altri.
            • avatar
              Società Cooperativa Sociale L'Uomo e il Legno grazie mille alessandra per il tuo sostegno :)
              • AM
                Libera professionista Ci vuole qualcuno che porti idee di questo tipo! Le persone che occupano le carceri hanno bisogno di riprendere in mano la propria vita, non di essere punite a vita!

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