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Sosteniamo Il Pane e le Rose

Una campagna di
Il pane e le rose

Contatti

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Il pane e le rose

Sosteniamo Il Pane e le Rose

Sosteniamo Il Pane e le Rose

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.955,00
  • Sostenitori 38
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    1. Zero Povertà
    10. Ridurre le disuguaglianze

Una campagna di 
Il pane e le rose

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Il Progetto

Il pane e le rose è un progetto di solidarietà alimentare nato nella zona dell’Empolese Valdelsa nell’aprile del 2020, a seguito dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia mondiale.

Ci chiamiamo così perché quel che vogliamo, esattamente come le scioperanti di Lawrance del 1912, dal cui slogan abbiamo tratto il nome, è ”il diritto di vivere, non semplicemente di esistere, vogliamo il pane ma anche le rose”.

COME NASCE:

È cominciato tutto da una festa mancata.

Fra le tante cose che il virus ci stava togliendo c’era la possibilità di celebrare quella che per le associazioni che hanno in seguito dato vita a Il pane e le rose è la festa più bella dell’anno: il 25 Aprile! Niente pranzi nei circoli, niente merende partigiane, niente bella ciao in piazza. Arci Empolese Valdelsa, su ispirazione del circolo di Monterappoli, insieme al circolo di Cortenuova, all’associazione Settembre Rosso e alla sezione Anpi di Empoli non si è data per vinta: in un paio di giorni è nato il pranzo resistente a domicilio, cucinato nel circolo e consegnato casa per casa dalle attiviste e dagli attivisti. È stato un successo superiore a ogni previsione, con adesioni che fioccavano in ogni angolo della città e non solo.

Passata la festa c’era da decidere cosa fare del ricavato. Quasi immediatamente tutti hanno concordato sul fatto che c’era da dare un mano al numero crescente di persone che la crisi sanitaria stava mettendo in difficoltà. Dalla collaborazione fra il comitato Arci territoriale, la rete dei circoli (se ne sono aggiunti subito altri dopo il pranzo della Liberazione), l’associazione Settembre Rosso e con l’indispensabile supporto di Re.So., che da anni si occupa di fare rete sul territorio per il recupero e la redistribuzione di beni alimentari, a fine maggio è iniziato il progetto: il fiore del partigiano è diventato pane e rose.

COME FUNZIONA:

Il pane e le rose vuole essere un’azione di mutualismo dal popolo per il popolo, nella consapevolezza che ci si salva solo insieme.

Grazie alla collaborazione con alcune mediatrici culturali e alle competenze di alcune delle volontarie abbiamo elaborato un questionario, tradotto poi anche in Inglese, Arabo e Cinese, che fosse uno strumento utile per capire la reale situazione delle persone nella complessità dei vari ambiti delle loro esistenze. Abbiamo attivato un numero di telefono, una casella di posta elettronica e punti di raccolta delle richieste in dieci circoli Arci della nostra area, ai quali le persone possono rivolgersi per domandare un sostegno per la spesa ma anche supporto e consulenza sui diritti e sui servizi presenti sul territorio. Non ci sono requisiti o differenziazioni di nessun tipo, chi chiama viene ascoltato.

Le attiviste e gli attivisti raccolgono le domande e una volta alla settimana confezionano pacchi alimentari la cui base sono prodotti freschi, frutta e verdura, che acquistiamo al mercato cittadino e da Re.So. e prodotti per la pulizia della casa e l’igiene personale. Serve il pane, ma anche le rose, appunto. Insieme a questi beni mettiamo anche prodotti a più lunga durata e di uso quotidiano. A settembre abbiamo distribuito anche materiale scolastico.

I pacchi vengono consegnati nei circoli che fanno parte del progetto o, quando non è possibile, direttamente a casa. I circoli sono i punti nevralgici della nostra organizzazione, sono il punto di incontro fra le persone. Nei circoli si raccolgono le richieste, ma anche le donazioni di prodotti alimentari, si distribuiscono i pacchi, nei circoli ci autofinanziamo.

La capillarità delle case del popolo sul nostro territorio ci permette di raggiungere anche i suoi angoli più lontani e di presidiare sulle difficoltà delle località meno centrali.

Dopo quasi sei mesi di attività abbiamo raggiunto 216 persone e le richieste aumentano ogni settimana.

Per le spese delle persone ci autofinanziamo, le amministrazioni comunali sono al corrente della nostra attività ma Il pane e le rose vive delle iniziative che le volontarie e i volontari hanno organizzato all’interno dei circoli, nonostante le problematiche legate all’emergenza sanitaria, e dei contributi che associazioni, gruppi o singoli vogliano dare. Purtroppo la recente chiusura dei circoli a causa della nuova ondata della pandemia ha interrotto il principale canale di autofinanziamento del progetto.


PERCHÉ QUESTA RACCOLTA FONDI DAL BASSO:

Le richieste aumentano ogni settimana, il pane e le rose è completamente autofinanziato e vede la sua attività messa a rischio dalla chiusura dei circoli: senza la possibilità di portare avanti le iniziative che nei mesi precedenti ci hanno permesso di soddisfare le richieste, non riusciamo a continuare il nostro progetto, proprio ora che le difficoltà delle persone si stanno facendo più grandi. La rete sta crescendo, vorremmo provare a rispondere a tutte le domande che arrivano e a sostenere le persone, ma adesso siamo noi a chiedere aiuto per farlo.

Grazie a tutti coloro che vorranno contribuire!

Hearts starve as well as bodies

Give us bread, but give us roses


Commenti (7)

Per commentare devi fare
  • VB
    Veronica Bravi tutties!!! a presto!
    • LP
      Lucia 😘
      • avatar
        Stefano Fatemi sapere come continuare a sostenere il progetto
        • GC
          Guido Forza!
          • avatar
            Maria Bravissimi tutti
            • avatar
              Nanda Grazie
              • AM
                Alice daje forte!

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